C’è una leggenda in Giappone secondo cui, ognuno di noi, è fin dalla nascita legato ad un’altra persona. Questo legame è dovuto ad un sottilissimo filo di seta rosso che, invisibile ed indistruttibile, si stringe attorno ai mignoli di entrambi. E ovunque si andrà, qualsiasi cosa si faccia, niente e nessuno potrà mai spezzare quest’unione.
Io non credo nel destino. Credo nel buono delle persone, e nelle azioni che dimostrano questa bontà. Penso anche, però, che questo filo davvero esista. O magari è solo quello che spero, perchè in fondo sono un romantico. Ma tant’è. Quindi, se siamo veramente legati in maniera inesorabile ad un’altra entità (che sia l’anima gemella, un amico, la mamma, piuttosto che un gatto o una passione), non vedrei questa unione come un percorso inevitabile, che prima o poi accadrà da sè. E nemmeno una corda da tirare, con cui avvolgerci per non perdersi: si finirebbe per soffocare. No, la immagino piuttosto come una strada perenne. Un sentiero che è lì, e lì sta. E noi lo sappiamo, e in qualsiasi momento possiamo decidere di percorrerlo. Con tutte le cadute e i bivi ingannevoli che nel frattempo incontreremo, certo. Però, come scrive Coelho nell’Alchimista:”Quando desideri una cosa, tutto l’Universo trama affinchè tu possa realizzarla“.
Perciò, se è necessario, iscrivitevi a quell’app d’incontri. Mandate quel messaggio che da mesi avete scritto, senza aver mai avuto il coraggio di cliccare Invia. Fate una telefonata, suonate il citofono, date un bacio, dichiaratevi… Insomma, dimostrate la vostra bontà, fate oscillare quel sottile filo di seta rossa. Anche solo per scoprire chi si cela all’altro capo.
Dedico questo pezzo a due mie cari amici: che il vostro sottile filo di seta rosso possa sempre tenervi uniti l’uno all’altra.
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Un pensiero su “Quel sottile filo di seta rosso”